Adele Bonolis nasce in una famiglia credente, ma non praticante. Battezzata nella Basilica di Sant’Ambrogio, cresce nel suo oratorio e si forma all’interno della Gioventù Femminile dell’Azione Cattolica.
Dopo il diploma magistrale ottiene anche la maturità classica per poi laurearsi presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
La sua attività di educatrice inizia nel 1947, dirigendo una colonia estiva per ragazzi a rischio, che dà il via alla costituzione di una casa per ragazzi a Castel di Vezio in provincia di Lecco.
Nel 1957, a seguito della legge Merlin che prevede la chiusura delle case chiuse, Adele apre a Montano Lucino un centro di accoglienza, la Casa di Orientamento Femminile “Maria Assunta”; seguono la Casa San Paolo a Vedano al Lambro (oggi parte di As.Fra.), la Casa Maria delle Grazie a Cibrone e Villa Salus, a Lenno in provincia di Como, entrambe per donne in condizione di fragilità.
Tra gli anni ’50 e ’60, insegna religione presso il Liceo Ginnasio Giovanni Berchet di Milano. Nel dicembre 1976 si ammala di tumore, ma continua l’attività nelle sue strutture.
Muore l’11 agosto del 1980; i funerali sono celebrati, così come il suo battesimo, in Sant’Ambrogio.
La causa diocesana del processo di beatificazione della serva di Dio Adele Bonolis è conclusa e ad oggi è giunta a Roma, presso la Congregazione per le cause dei santi, dalla quale è stata pubblicata la “Positio”.
Terminata l’istruttoria diocesana, gli atti e la documentazione relativi al candidato per la beatificazione passano alla Congregazione delle Cause dei Santi.
E’ qui preparata la Positio, la sintesi della documentazione che prova l’esercizio eroico delle virtù. La Positio viene sottoposta all’esame di nove teologi che esprimono il loro voto. favorevole, la Causa passa all’esame dei Cardinali e dei Vescovi membri della Congregazione. Il Prefetto della Congregazione presenta poi il risultato di tutto l’iter della Causa al Santo Padre, che concede la sua approvazione ed autorizza la Congregazione a redigere il decreto relativo. Segue la lettura pubblica e promulgazione del decreto.
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