Comunità Protetta ad Alta assistenza (CPA)

Appartiene all’ Area Assistenziale; svolge programmi residenziali per pazienti che non necessitano di interventi riabilitativi intensivi e che invece abbisognano di interventi assistenziali continuativi. Ogni comunità è dimensionata per ospitare autonomamente 20 persone in camere a 1 o 2 letti, con bagno autonomo o condiviso tra due stanze. Dispone inoltre di un soggiorno e di una sala da pranzo attrezzata con angolo cottura per svolgere attività di cucina. Normalmente i pasti sono confezionati nelle cucine della Fondazione; gli spazi operativi sono rappresentati dall’infermeria, dallo studio medico, dall’ufficio del coordinatore e dall’ufficio degli operatori.

Comunità Riabilitative ad Alta assistenza

Appartiene all’Area Riabilitativa: svolge programmi residenziali per pazienti idonei a un percorso riabilitativo intenso e che abbisognano anche di interventi assistenziali continuativi. I pazienti che al termine della degenza ospedaliera presso un SPDC abbisognino di un ulteriore periodo di ricovero in ambiente protetto, possono usufruire di un programma di Post-Acuzie che può essere erogato presso una CRA. Le due  comunità sono dimensionate per ospitare autonomamente 20 persone in camere a 2 letti, con bagno autonomo, più una camera supplementare per consentire di ospitare, temporaneamente, uno dei pazienti residenti in stanza singola.Ogni comunità dispone inoltre di un soggiorno e di una sala da pranzo attrezzata con angolo cottura per svolgere attività di cucina. I pasti sono confezionati nelle cucine della Fondazione; gli spazi operativi sono rappresentati dall’infermeria, dallo studio medico, dall’ufficio del coordinatore e dall’ufficio degli operatori.

Programmi riabilitativi non residenziali

La finalità dell’azione riabilitativa psichiatrica consiste nell’individuare e attuare per ciascun paziente le possibili forme di sostegno in vista di una maggiore autonomia e indipendenza nella vita quotidiana. Risulta dunque determinante che l’intervento riabilitativo possa accompagnare la persona modulandosi sulle sue effettive esigenze, fornendole il sostegno necessario a mantenere la coesione del funzionamento dell’Io e il rapporto con la realtà, indispensabili per affrontare la vita quotidiana e a consolidare le basilari capacità di autogestione. Il Centro Diurno è aperto 8 ore al giorno per 6 giorni la settimana. Può prendere in carico fino a 27 pazienti, ospitandone al massimo 20 contemporaneamente.
Oltre al servizio di mensa è previsto anche il servizio di accompagnamento da e per il domicilio (o il punto di raccolta presso il CPS). Le attività riabilitative possono svolgersi, oltre che all’interno del Centro, anche all’esterno, con una particolare attenzione a favorire le risorse relazionali del paziente e il suo legame con il territorio e con la rete sociale dei servizi.

Cohousing

Nell’ambito dei programmi di residenzialità assistita gli appartamenti accolgono persone che, essendo dotate delle risorse economiche necessarie per provvedere alle spese, sono anche in grado di affrontare autonomamente la quotidianità, con il sostegno della frequenza del Centro Diurno, presso cui consumano i pasti, e dell’intervento trisettimanale al domicilio di un operatore dedicato.