Cucina

Il confezionamento dei pasti per il personale e per gli ospiti è assicurato dalla cucina interna, presso cui è all’opera una équipe di cuochi qualificati, che sfornano tra i 250 e i 300 pasti al giorno. Dalla cucina, ubicata in Casa San Paolo, i cibi raggiungono le sale da pranzo delle varie Strutture mediante montavivande (CPA “P1”, CPA “P2”, mensa personale) o mediante gli appositi contenitori termici (CRA “R0”, CRA “R1”, Centro Diurno).

Dal novembre 2010 è presente una “Commissione per la verifica dei menu” composta da un membro della Direzione, dall’Economo, da 2 operatori della cucina e da 5 operatori in rappresentanza dei 5 nuclei operativi (4 SR + CD), ciascuno dei quali viene indicato dall’équipe di appartenenza. Dal novembre 2011 la Commissione si amplia per includere altri 5 membri, che vengono eletti in rappresentanza dei pazienti di ogni singola Struttura.

La funzione della Commissione, che si riunisce mensilmente, mira ad ampliare la gamma di corretti abbinamenti tra cibi per costruire ed affinare con continuità i menu-tipo di pranzo e di cena e la loro associazione in possibili menu-tipo di giornata, per mettere a disposizione dei responsabili della cucina una gamma di idee, già valutate e approvate, sempre più vasta entro cui scegliere per comporre i menu che vengono effettivamente approntati.

La Commissione rappresenta il tramite attraverso il quale operatori e pazienti possono far giungere osservazioni, richieste e giudizi alla cucina; fornisce inoltre puntuali risposte a tutti gli interrogativi in merito e valuta le eventuali criticità che possono verificarsi nel periodo intercorso dalla riunione precedente.

Lavanderia

Qualora l’ospite non possa avvalersi dell’aiuto dei familiari per il lavaggio degli indumenti personali, è attivo un servizio interno con lavatrici “a gettone” che gli ospiti possono utilizzare con il supporto degli operatori, facendosi carico dei rispettivi costi.

Trasporti

I pazienti che frequentano il Centro Diurno possono usufruire di una navetta che al mattino li preleva al proprio domicilio o presso un punto di raccolta concordato e al pomeriggio li riconduce. Nell’attualità, per soddisfare tutte le richieste, vengono impiegati due mezzi che seguono due diversi itinerari.

Esami di laboratorio

Presso le Strutture Residenziali, il personale infermieristico effettua correntemente l’attività di prelievo per l’esecuzione degli esami ematochimici che vengono svolti presso il Laboratorio di riferimento, individuato nel Laboratorio dell’Azienda Ospedaliera Desio-Vimercate, presidio ospedaliero di Carate Brianza, con il cui Responsabile, nel settembre 2009, è stato stilata una procedura condivisa, che segue le direttive della DGR n. 3313/2001 della Regione Lombardia.

L’invio dei referti avviene per via telematica in forma criptata ed è pertanto immediatamente consultabile dai medici curanti presso la Fondazione.

Conto corrente bancario di transito

I familiari e i curatori che abbiano necessità di mettere a disposizione del paziente ospitato presso le Strutture Residenziali, somme di denaro per la gestione delle spese personali dell’ospite e che non possano farlo direttamente presso la sede di AS.FRA. negli orari di ufficio, hanno a disposizione un conto corrente bancario dedicato, “di transito”, presso la Banca di Credito Cooperativo di Carugate, filiale di Lissone, presso cui possono accreditare le somme di cui sopra, tramite bonifico, evidenziando nella causale il nominativo dell’ospite beneficiario. Intestazione del conto e coordinate bancarie:

– Fondazione AS.FRA. Onuls;
– IBAN: IT 58G 08453 33270 000 000 310606

Informatizzazione completa della documentazione clinica

La consapevolezza del progressivo aumento dell’importanza della corretta documentazione delle attività cliniche e della trasmissione dei flussi informativi, nonché dell’accessibilità e condivisione delle informazioni sanitarie da parte dei soggetti autorizzati, unitamente alla tutela dei dati sensibili, ha indotto la Fondazione a costituire un gruppo di lavoro che sviluppasse la completa informatizzazione della cartella clinica residenziale e semi-residenziale.

A distanza di due anni di lavoro serrato, la Fondazione AS.FRA. dispone oggi di una piattaforma informatica che sta sostituendo la documentazione cartacea in tutti gli stadi della presa in carico amministrativa e clinica del paziente e del suo trattamento sanitario e riabilitativo

Supporto psicologico alle famiglie

Per sostenere il percorso riabilitativo residenziale che i pazienti compiono presso una Struttura della Fondazione, abbiamo avviato un’occasione di confronto e di scambio riservata a chiunque sia un familiare (coniuge, coppia genitoriale, figli, fratelli, sorelle) della persona in cura o altra figura di riferimento significativa e che desideri relazionarsi con persone che vivono la stessa situazione e incontrano le medesime problematiche.

L’iniziativa consiste nella partecipazione a un gruppo di sostegno psicologico condotto da due operatori membri dello staff clinico della Fondazione, che – al bisogno – si avvalgono della collaborazione e partecipazione di altre figure dell’équipe.

L’esperienza che viene proprosta è sostenuta dalla convinzione che anche per i familiari la dimensione comunitaria possa rappresentare una risorsa utile e positiva, costituendo un “terreno” su cui si possono innestare e condividere le proprie esperienze, preoccupazioni e speranze, oltre a domande e richieste di informazioni.

Sappiamo per esperienza comune, infatti, che i momenti di difficoltà possono far correre il rischio di spingere verso l’isolamento, ma possono anche costituire l’occasione per un avvicinamento reciproco con altre persone e famiglie che vivono la stessa condizione. Tramite la condivisione i partecipanti possono sentirsi compresi e contemporaneamente aumentare la propria capacità di comprensione, alleggerendo il carico di ansia che la malattia di un congiunto o il suo ricovero può produrre su tutti i membri della famiglia.

Il gruppo di sostegno multifamiliare offre pertanto il duplice vantaggio di poter fruire del supporto psicologico di professionisti esperti, ma anche del sostegno competente di altre famiglie che hanno vissuto sulla propria pelle l’esperienza della malattia, con l’obiettivo di riattivare le risorse che ogni famiglia possiede e che spesso risultano offuscate dalla solitudine e dalla sofferenza.

Attraverso gli incontri di gruppo, inoltre, si può sperimentare un aiuto per:

  • combattere il senso di isolamento che frequentemente si vive quando si viene colpiti direttamente o indirettamente dalla malattia, in particolare quella mentale, confrontandosi e rispecchiandosi nelle storie e nei vissuti degli altri partecipanti;
  • aumentare le proprie conoscenze e informazioni sulle modalità di comportamento che possano migliorare la qualità della vita dell’intero nucleo familiare;
  • aprirsi e raccontare la propria esperienza, ma anche ascoltare e conoscere quella altrui, per poter rileggere la propria storia;
  • allargare la propria cerchia di relazioni naturali e la rete di mutuo aiuto.

Il gruppo si riunisce presso la Fondazione con cadenza mensile, il secondo sabato del mese, dalle 10h00 alle 11h30, con la sola interruzione dei mesi di luglio e agosto.

Per parteciparvi è necessario segnalare preliminarmente il proprio interesse alla dott.ssa Luciana Bottani, Conduttrice dell’attività.