08 Gen “DOMENICO, TI IMMAGINAVI CHE SAREBBE SUCCESSA UNA COSA DEL GENERE?” “NO, EPPURE… E’ SUCCESSO!”
Con questo dialogo si conclude un filmato sul co-housing proiettato in queste settimane nelle diverse feste Natalizie che si sono vissute. In effetti lo stupore è stato il primo contraccolpo per tutti alla visita delle nuove unità abitative costruite e messe in servizio nel corso dell’ultimo anno a Vedano (cinque appartamenti che si aggiungono ai due preesistenti) ed a Concorezzo (tre appartamenti). Soluzioni sobrie e belle, funzionali ed ospitali. Ma lo stupore è diventato commozione nel vivere le feste che ne hanno accompagnato la benedizione e più in generale nel vivere le liturgie e le rappresentazioni che hanno celebrato il Santo Natale nelle varie sedi. L’impatto è stato con gente viva e lieta dentro una condizione di vita e di lavoro apparentemente avversa. Le carrellate fotografiche che si trovano sul sito ne esprimono un tratto.
Professionisti, pazienti, familiari, volontari sacerdoti mossi da qualcosa che li precede e li accomuna e che contemporaneamente li spinge all’essenziale della propria condizione resa, anziché faticosa obiezione, condizione misteriosa di una letizia possibile.
Canti, rappresentazioni, presepi ed ornamenti hanno reso indimenticabili momenti a cui hanno partecipato autorità civili e religiose. Il Vescovo di Vigevano che, come ogni anno alla presenza del Sindaco, celebrando la Santa Messa presso il centro polifunzionale della Sua città, ha ricordato la centralità ed il compito di pazienti e familiari così fortemente provati auspicando lo sviluppo di un’opera come quella esistente. L’Arcivescovo emerito di Ferrara, all’origine di un movimento ecclesiale significativo, ha ricordato grato e commosso nella cappella di Vedano la figura della Serva di Dio Adele Bonolis Sua insegnante al liceo (Vedi nel sito il testo dell’omelia). L’abate di Sant’Ambrogio davanti ad operatori e volontari dell’assistenza domiciliare ed in collegamento televisivo con le case di molti pazienti ha concorso a rendere ordinario e fruibile un luogo ed una storia eccezionali. A Seveso il Vicario episcopale per la pastorale del lavoro e dei servizi sociali ha riconosciuto la bellezza di una realtà per Lui nuova e promettente ove sono già attivi anche due appartamenti ed altri due sono in costruzione. Ed in fine a Concorezzo si è inaugurata la nuova Cappella con una Messa che ha visto concelebrare il presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione (vedi omelia ed intervento sul sito) e un sacerdote ora ammalato, Don Fabio Baroncini, amico e padre di molti ed in qualche modo implicato all’origine di alcune opere.
Tutto è stato preparato con molta cura, passione e professionalità e ogni aspetto ha documentato una storia, una esperienza, una capacità fresca ed antica contemporaneamente: non priva di limiti e difetti, ma sorprendentemente più significativa della somma delle singole sue componenti.
Ne scaturisce uno stupore ed un desiderio di comunicazione e continuità che, per dirla con le parole ascoltate, si fa domanda e consegna a Colui che, imprevedibilmente, è accaduto.