Ri-abilitare, ri-abitare: benedetta la prima pietra dei nuovi appartamenti cohousing

Un piccolo ma molto significativo evento ha accompagnato venerdì 21 ottobre la posa della prima pietra dei nuovi appartamenti in cohousing di Fondazione Adele Bonolis – AS.FRA.

Erano presenti autorità civili e religiose, rappresentanti degli enti co-finanziatori (Fondazione Cariplo e Fondazione Maddalena Grassi), operatori ma anche gli ospiti delle strutture, spettatori e protagonisti di un percorso che li riguarda e li coinvolge.

Ecco perché la cronaca della giornata e le foto della cerimonia sono affidate a due di loro, redattori del giornale on line “Oltre il Muro“, espressione del loro pensiero.

L’articolo è di Serena R., utente del Centro Diurno, e le foto di Daniele B., ospite della comunità.

Il progetto è stato realizzato con Fondazione Cariplo impegnata nel sostegno e nella promozione di progetti di utilità sociale legati al settore dell’ arte e cultura, dell’ ambiente, dei servizi alla persona e della ricerca scientifica. Ogni anno vengono realizzati più di 1000 progetti per un valore di circa 150 milioni di euro a stagione. Fondazione Cariplo ha lanciato 4 programmi intersettoriali che portano in sé i valori fondamentali della filantropia di Cariplo: innovazione, attenzione alle categorie sociali fragili, opportunità per i giovani, welfare per tutti. Questi 4 programmi ad alto impatto sociale sono: Cariplo Factory, AttivAree, Lacittàintorno, Cariplo Social Innovation. Non un semplice mecenate, ma il motore di idee.
Ulteriori informazioni sul sito di Fondazione Cariplo

LA POSA DELLA PRIMA PIETRA

Inaugurazione del cantiere per la costruzione di nuovi appartamenti in cohousing

Testo a cura di Serena R.

Foto a cura di Daniele B.

 Molti i partecipanti, venerdì 21 ottobre, alla Posa della prima pietra” per la costruzione, dal recupero del sottotetto di Casa San Paolo, dei nuovi appartamenti in cohousing.

Operatori, maestranze del cantiere e anche tutti gli ospiti hanno collaborato alla buona riuscita dell’evento.

Tra le personalità intervenute: don Massimo Angelelli Direttore dell’Ufficio Nazionale di Pastorale della Salute Conferenza Episcopale Italiana, il direttore socio sanitario di ATS Brianza dott. Antonio Colaianni, il sindaco di Vedano dr Marco Merlini, il Presidente Alessandro Pirola e il direttore clinico di Fondazione Adele Bonolis Alessandro Santarone, psichiatri, gli psicologi e responsabili di struttura della Fondazione.

All’ingresso degli ospiti lo staff della nostra tisaneria ha offerto una colazione,  un “coffee break” iniziale; tutto si è svolto in un clima molto cordiale e in un’atmosfera molto rilassata ed è stato proiettato anche un bellissimo filmato di immagine “a volo d’uccello” del cantiere riprese con il drone.

Dopo i saluti del Sindaco ha preso la parola il Direttore Clinico, il quale ha ribadito quanto il co-housing sia importante, perché rappresenta una ulteriore tappa verso l’autonomia per persone fragili o un buon punto d’arrivo per chi non ha possibilità di un ritorno pieno alla vita normale. Il presidente della Fondazione, dott. Alessandro Pirola ha poi sottolineato come “si veda un’opera che diventa sempre più grande e vi si partecipa. In un contesto di crisi come quello attuale l’esperienza del Bene è qui vissuta nella vita di tutti. Il Bene genera del Bene. Noi siamo affascinati da questo, ma anche curiosi, ed ecco perché sono stati istituiti quattro dottorati di ricerca attivi. Ciò significa che la nostra opera se la gioca anche scientificamente”. Adele Bonolis diceva che “la bellezza dell’esperienza cristiana non è fatta di “straccioneria e pauperismo” Il dott. Pirola si augura di “reimparare la bellezza del costruire per cui tutto vale” secondo la filosofia di vita di Adele Bonolis.

Il direttore socio sanitario dell’ATS Monza Brianza ha preso la parola sottolineando come un’opera come la Fondazione Adele Bonolis – AS.FRA. sia un “fiore all’occhiello” per l’ottimo lavoro di squadra di tutti i suoi ospiti ed operatori. In particolare, l’esperienza del cohousing  è valore aggiunto, come “Bene” per il singolo, perché ne favorisce la partecipazione attiva alla propria vita. Le norme giuridiche sono sì strette, ma devono facilitare la persona e non rallentarne lo sviluppo integrale ed il benessere. Laura Baiardelli, rappresentante della Fondazione CARIPLO (co finanziatore del progetto) ha dichiarato che la Fondazione Adele Bonolis – AS.FRA. è soprattutto una grande opera sociale, che attraverso l’azione di persone concrete e nello spirito dei valori cristiani di Adele Bonolis dà valore al territorio.

Quello che il dott. Riboldi, Presidente della Fondazione Maddalena grassi (co finanziatore del progetto) si porta via da quest’evento, ha detto – “è la consapevolezza che la collaborazione è fondamentale e questo è un grande passo avanti”. Il concetto è stato poi ribadito da don Massimo Angelelli, direttore della pastorale della salute della CEI, Conferenza Episcopale Italiana, secondo il quale ” I sogni sono intuizioni o profezie, secondo la Bibbia. Una profezia è un’intuizione di un profeta che vede una necessità e ne intuisce una soluzione; ma è importante sottolineare che non solo sogna in modo astratto, ma poi agisce concretamente, si rimbocca le maniche e lavora sodo per raggiungere lo scopo prefissato. Questa è una sfida per tutti perché tutti devono collaborare, confrontarsi e trovare soluzioni comuni. La persona incurabile non esiste, può essere inguaribile, ma mai incurabile. Don Massimo ha poi benedetto la simbolica “prima pietra” del cantiere, seguita da una visita guidata allo stesso.