TELECOM ISOLA DA DIECI GIORNI LE COMUNITA’ . LA SITUAZIONE SI STA FACENDO CRITICA

Dal 24 dicembre i telefoni non funzionano  e la comunicazione mail è interrotta

Gli ospiti possono avere contatti con l’esterno, in entrata e in uscita, solo con mezzi di fortuna. E non è tutto. Per gli operatori e i medici delle comunità  è fondamentale avere un rapporto diretto con i colleghi delle strutture di riferimento dei malati – ospedali psichiatrici, Centri Psicosociali – sia per l’ordinaria gestione della cura sia per situazioni improvvise e gravi, in cui il contatto tempestivo è condizione affinché la situazione non degeneri.  Tutto ciò è dovuto ad un non meglio precisato “guasto sulla linea” che Telecom, contattata con sempre maggiore frequenza e pressione, assicura di stare (ancora) cercando. “Abbiamo dotato ogni reparto di cellulari e tablet” – spiega il Presidente dott. Alessandro Pirola – “per cercare di arginare almeno in parte e per quanto ci è possibile il disagio, ma non posso negare che più il tempo passa, più la situazione si fa critica”. I pazienti sono già provati dalle limitazioni dovute alla pandemia e questo ulteriore elemento di incapacità professionale o inadeguatezza strutturale non fa che peggiorare la situazione. “Alcuni ospiti se ne sono andati mentre una famiglia, dopo giorni di silenzio e non riuscendo a mettersi in contatto con il proprio congiunto, ha richiesto l’intervento dei carabinieri che verificassero che cosa stesse succedendo”. Il Presidente ha oggi chiesto l’intervento del Sindaco sui vertici di Telecom, affinché si facciano carico di una situazione che, per la tipologia di utenza che coinvolge, oltrepassa confini di un semplice disservizio.