VOI SIETE, IN QUESTO TEMPO SPECIALE, UNO SPETTACOLO

dal Presidente a tutti i collaboratori.

Voglio farvi una augurio per questa Pasqua: noi non abbiamo l’obiettivo di eliminare la morte o il dolore, possiamo al massimo rinviarla di qualche anno o lenire e ridurre le sofferenze. Noi abbiamo il primario compito di dire che non c’è una condizione che possa togliere una ragionevole speranza di vita, non perché la facciamo noi ma perché l’abbiamo vista ed almeno lontanamente sperimentata. E nemmeno c’è una condizione tra noi operatori, per quanto umanamente provati, che possa renderci indegni di questo bel compito.

Voi siete, in questo tempo speciale, uno spettacolo di bellezza, di inventiva e di vita, e questo è oggettivo. Siete il riverbero della Bellezza e del Bene che ci ha fatti e per cui ci industriamo così tanto.

Venerdì scorso il Papa ha concesso un’indulgenza plenaria straordinaria per tutti i malati, i famigliari e gli operatori delle cure e la domenica di Pasqua ne concederà un’altra a delle condizioni semplicissime per le quali potrebbe addirittura bastare il desiderio: non perdetevela e non rinunciate ad indicarla.

Applichiamo tutte le procedure e le norme utili e necessarie per le cure, ma la speranza è la possibilità della risurrezione. La vita non finisce con la morte o con la malattia; i nostri pazienti li troveremo tutti nella vita eterna dove speriamo ci possano dire di aver ascoltato le parole giuste: sarà una festa senza fine in cui ci potremo abbracciare con corpi non più segnati dalle piaghe o dalla malattia e sarà una danza tra canti e musiche indimenticabili. E’ una festa di cui oggi sperimentiamo l’anticipo.

            Auguri a tutti.

Il Presidente